Le Costellazioni

Le Costellazioni

L’International Astronomical Union divide il cielo in 88 costellazioni ufficiali con confini ben precisi, in modo che ogni punto della sfera celeste appartenga ad una sola costellazione.

Si suddividono in tre gruppi:

  • 18 costellazioni boreali (emisfero settentrionale)
  • 34 costellazioni equatoriali
  • 36 costellazioni australi ( emisfero meridionale)

Queste si distinguono a loro volta in altri tre gruppi a seconda del periodo storico nel quale sono state individuate:

  • le 12 costellazioni dello Zodiaco, che si trovano lungo l’eclittica, denominate dai Greci attorno al I sec. d.C;
  • le 36 costellazioni elencate nel II sec. d.C da Tolomeo nella sua opera Almagesto, che servì da riferimento per lo studio del sistema astronomico fino a Copernico;
  • le 38 costellazioni definite in epoca moderna, a partire dal 1600 circa, che si trovavano soprattutto nell’emisfero meridionale;

Le costellazioni non sono degli oggetti fisici o reali. Tutte le stelle contenute in esse non giacciono alla stessa distanza dalla Terra, come sembrerebbe essere, ma possono essere molto vicine o molto distanti da essa e soprattutto non hanno legami. L’unico legame tra le stelle lo dà l’uomo in quanto utilizza il principio della “pareidolia”, termine da greco introdotto da K. Jaspers a indicare un particolare tipo di illusione dei sensi o della mente che ne falsa la realtà. Nel caso delle costellazioni è il riconoscimento di alcune forme nella confusione dei vari puntini luminosi nel cielo. Occorre poi fare una ulteriore distinzione tra:

  • costellazione
  • asterismi

Mentre le costellazioni sono regioni del cielo che andiamo a considerare, gli asterismi sono costellazioni personalizzate o piccole parti delle costellazioni. L’asterismo più famoso del cielo boreale è sicuramente il Grande Carro dell’Orsa Maggiore. Altri due famosi sono il Triangolo Estivo formato dalle stelle Deneb, Vega e Altair e il Triangolo Invernale formato dalle stelle Betelgeuse, Sirio e Procione.

ELENCO DELLE COSTELLAZIONI

Acquario (equatoriale)Chioma di Berenice (equatoriale)Leone (equatoriale)Pesci (equatoriale)
Altare (Australe)Cigno (Boreale)Leone Minore (Boreale)Pittore (Australe)
Andromeda (Boreale)Colomba (Australe)Lepre (equatoriale)Poppa (Australe)
Aquila (equatoriale)Compasso (Australe)Lince (Boreale)Reticolo (Australe)
Ariete (equatoriale)Corona Australe (Australe)Lira (Boreale)Saetta (equatoriale)
Auriga (Boreale)Corona Boreale (Boreale)Lucertola (Boreale)Sagittario (equatoriale)
Balena (equatoriale)Corvo (equatoriale)Lupo (Australe)Scorpione (equatoriale)
Bilancia (equatoriale)Cratere (equatoriale)Macchina Pneumatica (Australe)Scultore (Australe)
Boote (equatoriale)Croce del Sud (Australe)Mensa (Australe)Scudo (equatoriale)
Bulino (Australe)Delfino (equatoriale)Microscopio (Australe)Serpente (equatoriale)
Bussola (Australe)Dorado (Australe)Mosca (Australe)Sestante (equatoriale)
Camaleonte (Australe)Dragone (Boreale)Ofiuco (equatoriale)Squadra (Australe)
Cancro (equatoriale)Ercole (Boreale)Orione (equatoriale)Telescopio (Australe)
Cane Maggiore (equatoriale)Eridano (equatoriale)Orologio (Australe)Toro (equatoriale)
Cane Minore (equatoriale)Fenice (Australe)Orsa Maggiore (Boreale)Triangolo (Boreale)
Cani da Caccia (Boreale)Fornace (Australe)Orsa Minore (Boreale)Triangolo Australe (Australe)
Capricorno (equatoriale)Gemelli (equatoriale)Ottante (Australe)Tucano (Australe)
Carena (Australe)Giraffa (Boreale)Pavone (Australe)Uccello del Paradiso (Australe)
Cassiopea (Boreale)Gru (Australe)Pegaso (equatoriale)Unicorno (equatoriale)
Cavalluccio (equatoriale)Idra (equatoriale)Perseo (Boreale)Vela (Australe)
Cefeo (Boreale)Idra Australe (Australe)Pesce Australe (Australe)Vergine (equatoriale)
Centauro (Australe)Indiano (Australe)Pesce Volante (Australe)Pesce Volante (Australe)

COSTELLAZIONI CURCUMPOLARI DELL’EMISFERO BOREALE
Le costellazioni circumpolari sono quelle costellazioni che durante la rotazione terrestre e con il variare delle stagioni non scendono mai sotto l’orizzonte e sono: Giraffa,Cassiopea,Cefeo,Drago,Orsa Minore,Orsa Maggiore.

COME ORIENTARSI NEL CIELO BOREALE

Purtroppo è difficile trovare un cielo pulito in città per via dell’inquinamento luminoso e atmosferico. Questo rende problematico il riconoscimento le costellazioni principali, a volte anche quelle più semplici come quella dell’Orsa Maggiore. Così come è difficile riconoscerle anche in caso di cielo estremamente pulito perché in questo caso le stelle visibili ad occhio nudo diventerebbero migliaia. L’ideale sarebbe quello di osservare il cielo in una zona appena fuori da un centro cittadino, tale per cui l’inquinamento cala di quel tanto da rendere visibili e distinguibili le costellazioni principali. Per imparare è bene iniziare ad orientarci nel cielo senza l’ausilio dei moderni ritrovati tecnologici tipo GPS o App dei nostri smart phone. Si potrebbe iniziare usando una bussola ad esempio, in modo da individuare il nord geografico. E’ bene ricordare che il nord indicato dalla bussola non è esattamente il nord geografico perché i poli nord magnetico e geografico non coincidono e il polo magnetico varia lentamente con il tempo. Comunque va benissimo iniziare il questo modo. Dopo aver individuato il nord geografico, occorre individuare la stella polare della costellazione dell’Orsa Minore o Piccolo Carro. La stella polare ha la caratteristica che con cambia posizione con il trascorrere del tempo e delle stagioni e tutte le stelle gli ruotano attorno, perché giace quasi esattamente sul prolungamento dell’asse di rotazione terrestre. È la stella più luminosa della costellazione dell’Orsa Minore ma di per se non è così brillante e lo sono ancor meno le altre stelle della costellazione. Il modo più semplice per individuarla è quella di prendere come riferimento le stelle di riferimento Merak e Dubhe, due stelle ai bordi del Grande Carro, dalla parte opposta del manico. Moltiplicando 4-5 volte la loro distanza in direzione nord è possibile individuare la stella polare.

Dalla primavera all’autunno è possibile vedere il triangolo estivo formato dalle stelle Deneb, Vega e Altair. Per localizzarlo, sempre partendo dalla costellazione dell’Orsa Maggiore, si prendono in considerazione le stelle γ e δ e proseguendo verso il basso si arriva ad incontrare la luminosa Vega. Da lì è facile individuare le altre due stelle Deneb e Altair che sono brillanti abbastanza da individuare il triangolo estivo come mostra la figura sotto. Partendo poi da Deneb e passando per Albireo del Cigno e proseguendo verso sud-ovest si raggiunge la stella rossa Antares, la più luminosa della costellazione dello Scorpione, che rimane bassa e parzialmente visibile alle nostre latitudini in estate.

Triangolo estivo

Sempre partendo dalla costellazione dell’orsa Maggiore dalle stelle Merak e Dubhe si raggiunge la Stella Polare e proseguendo praticamente sulla stessa linea si arriva alla stella beta in Cassiopeia e proseguendo ancora si raggiunge la stella Serrah in Pegaso sempre nel cielo estivo.

Stella polare

Partendo dalla coda dell’Orsa Maggiore, o dal manico del Grande Carro, proseguendo in traiettoria si incontrano la stella Arturo della costellazione del Bootes e proseguendo si arriva a Spica della Vergine. Sempre partendo dall’Orsa Maggiore dalle stelle δ e γ e proseguendo linearmente verso sud, si arriva ad incontrare la stella Regolo della costellazione del Leone. In mezzo a queste costellazioni giace il Grande Ammasso di galassie della Chioma Berenice. Un ammasso di circa 1000 galassie distanti 350 milioni di anni luce, molte delle quali non visibili con i telescopi amatoriali.

Chioma Berenice

Osservando il cielo invernale è facilmente visibile e perfettamente riconoscibile la bellissima costellazione di Orione. Partendo dalla stella Rigel, con un percorso ad esagono in senso antiorario, si incontrano rispettivamente le stelle Aldebaran (Toro), Capella (Auriga), Castore e Polluce (Gemelli), Procione (Cane Minore) e infine la stella più brillante del cielo invernale cioè Sirio (Cane Maggiore). Osservando la costellazione di Orione, sotto la cintura, utilizzando un piccolo telescopio è possibile vedere la splendida nebulosa M42 illuminata da quattro stelle principali e dove tuttora ne stanno nascendo delle altre.

LA REALTA’ DELLE COSTELLAZIONI

Un fatto importante da chiarire è che, nella realtà astronomica, le costellazioni e le relative immagini formate dai gruppi di stelle non esistono. Infatti sono il risultato di un equivoco prospettico che porta a considerare come facenti parte di uno stesso gruppo stellare corpi celesti che nella realtà sono distanti molti anni luce gli uni dagli altri. Quello che inganna è la prospettiva. Esempio lampante è nella costellazione del cane maggiore dove coabitano la stella Sirio, la stella più brillante del nostro cielo boreale che si trona a 8.8 anni luce dalla Terra e la stella Delata Canis Majoris che si trova a ben 1960 anni luce ( 1 anno luce è poco meno di 10000 miliardi di Km). Queste illusioni chiamate asterismi, come ricordato prima, si possono ricondurre all’esempio della classica foto del turista che a Pisa stende il braccio posizionando la mano che sembra sorreggere la torre di Pisa da parte di chi osserva. Mano e torre sono molto distanti, ma sistemati nella giusta traiettoria , creano l’illusione di trovarsi alla stessa distanza.

I nomi delle costellazioni , almeno quelle visibili nell’emisfero boreale, sono derivanti dalla mitologia greca. Le costellazioni visibili nell’emisfero australe hanno invece nomi che risentono dell’epoca delle esplorazioni geografiche dei secoli XVII e XVIII e quindi nomi di strumenti per navigazione, come Bussola, Compasso, Ottante, Telescopio o parti di navi, come Vela, Carena, Poppa. Ma le costellazioni più note al grande pubblico sono certamente quello dello Zodiaco. Con questo nome si intende quella fascia immaginaria distesa lungo l’eclittica . L’eclittica è il piano dell’orbita della Terra attorno al Sole e l’intersezione di questo piano con la sfera celeste determina un cerchio sul quale noi vediamo proiettato il Sole che sembra percorrerlo in un anno. In realtà è la Terra che descrive un giro completo in un anno, come intuì Aristarco di Samo nel III secolo a.C, che anticipò Copernico di oltre diciotto secoli. Le costellazioni in questione sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci. In realtà nella fascia zodiacale le costellazioni non sono 12 ma 13!, Infatti tra la costellazione del Sagittario e lo Scorpione c’è la costellazione dell’Ofiuco, mai stata presa in considerazione dai compilatori di oroscopi, come illustrato nella figura sotto.

LE COSTELLAZIONI NON SONO LEGATE ALLE STAGIONI

Le stelle e le costellazioni le vediamo in diversi periodi dell’anno in quanto c’è il Sole che illumina il cielo e noi gli ruotiamo intorno nel corso dell’anno oltre che attorno a noi stessi ogni 24 ore. Durante le prime 12 ore siamo dalla parte del Sole e, abbagliati dalla luce diffusa dall’atmosfera terrestre, non possiamo vedere le stelle. Durante le seconde dodici ore siamo dalla parte opposta del Sole, la sua luce non è più diffusa dall’atmosfera terrestre e possiamo vedere le stelle in quanto è notte. Per questo motivo succede che alcune costellazione saranno visibili in inverno e altre, sei mesi dopo, in estate. Questo effetto della diffusione della luce del Sole da parte dell’atmosfera terrestre, ci fa percepire che la visibilità delle costellazioni siano legate alle stagioni. Ma se noi avessimo la possibilità di spegnere momentaneamente il Sole, nel giro delle 24 ore vedremmo tutte le costellazioni esistenti.

COSTELLAZIONI DELL’EMISFERO BOREALE

Costellazioni emisfero boreale

COSTELLAZIONI EMISFERO AUSTRALE

Costellazioni emisfero australe